Haiti: un Natale di Fede e Resilienza
Il messaggio di Madda per Natale e le parole di denuncia della Conferenza Episcopale di Haiti (CEH) sulla situazione del paese.
24 Dicembre 2024 Mawouj – Nord-Ovest Haiti
Carissimi Amici,
anche per noi, qui, è Natale. Lasciatemi descrivere come stiamo vivendo i giorni di attesa di questa festa di Pace qui ad Haiti. Per farlo condivido con voi alcuni passi del messaggio di Natale dei nostri vescovi.
“…Dio che si fa Uomo ci interpella tutti, in questo momento di grandi prove. Troppe famiglie vivono in situazioni di miseria estrema, violenze disumane e disumanizzanti, troppe persone sono senza rifugio e senza speranza, quanti anziani sono senza risorse e lasciati a loro stessi, senza forze e intristiti, quanti giovani e bambini sono incapaci di vedere un avvenire, scoraggiati. Queste situazioni sono causate dalla violenza, la corruzione, il cinismo, il malgoverno…
Di fronte a tutti questi mali che minacciano il nostro paese noi domandiamo:
A chi usa le armi per uccidere e saccheggiare, violentare, bruciare e obbligare le persone a fuggire dalle proprie case: cessate questi atti odiosi.
A chi è nascosto nell’ombra e fornisce loro le armi e le munizioni senza apparire, di nascosto: cessate di alimentare la violenza cieca che insanguina la nostra società.
Alle autorità dello Stato: cercate di lavorare nell’interesse di tutti invece di servire i vostri propri interessi. Controllate dogane e frontiere, porti e aeroporti privati e pubblici, per bloccare il traffico illegale di armi e munizioni. Date un limite al problema dell’insicurezza cercando di disarmare i bambini, i giovani e gli adulti presi nella spirale della violenza. Rispondete urgentemente ai bisogni dei profughi interni. Rendete giustizia alle vittime. Ristabilite ordine e pace.
Alla comunità internazionale: ricordate le vostre promesse e i vostri impegni presi per aiutare Haiti a uscire dall’abisso di violenza e di isolamento in cui si trova. Fate tutto il possibile perché armi e munizioni illegali non continuino a entrare nel paese. La popolazione lasciata a se stessa deve poter contare sulla solidarietà effettiva delle altre nazioni.
A voi tutti, uomini e donne del paese, noi diciamo: malgrado questa situazione continuate a camminare senza perdere la speranza. Divenite voi tutti testimoni di speranza. Ogni haitiano, ogni haitiana, qualunque sia la sua condizione, ha un ruolo da giocare per la trasformazione del nostro paese. Vi esortiamo a coltivare la pace nelle vostre famiglie e comunità. Impegnatevi in iniziative di pace.”
I missionari al servizio dei più piccoli e degli indifesi
Qui serviamo i più piccoli, gli indifesi, i malati, quelli che non hanno nessun altro. Questo è ciò che, nella nostra debolezza, ma con tutta la nostra forza, facciamo noi missionari.
La vita di tutti ha un valore
Il nostro modo di costruire pace è servire gli ultimi, dicendo in questo modo che la vita di tutti ha valore, dicendo con la nostra scelta di restare al loro fianco, anzi, di rimanere al fianco gli uni degli altri, la nostra fede nel Signore della Vita, nel Principe della Pace, in Colui che ci dona la vera Speranza, Lui, Gesù Cristo il Signore, che ci ha reso fratelli e sorelle, Lui che viene fra noi e che vogliamo accogliere e celebrare con voi tutti.
Chi vive in un paese in guerra anela alla Pace. Chi vive in un paese in guerra può solo augurare Pace, la Pace vera, quella che non è solo silenzio delle armi, ma vita vera, vita all’altezza della dignità dell’essere umano.
Sia questo il nostro augurio per ognuno di voi e per tutti coloro che avete nel cuore.
Buon e Santo Natale a TUTTI!