Haiti, dove viviamo, è uno dei fronti più caldi di quella che solo il nostro amato Papa Francesco ha avuto la luce e l'autorevolezza di definire la terza guerra mondiale a pezzi in corso. Nel periodo natalizio, dal 17 dicembre al 3 gennaio 2024, sei missionari haitiani, tre uomini e tre donne, laici, forti solo della loro fede e della loro storia personale di servizio agli ultimi, sono stati impegnati in una straordinaria missione di testimonianza in Italia. Jocelene, Anastile, Jeff, Falou, David e Madda, io che scrivo a nome di tutti.
La nostra testimonianza è stata di chi, consapevole della propria semplicità, è però impegnato con tutte le sue forze in azioni di bene che continuano l'opera che altri missionari hanno donato al paese. Opere di bene che hanno un denominatore comune: il servizio e la dedizione agli ultimi, ai più poveri, agli esclusi. Sei missionari haitiani, che hanno avuto l'abbraccio delle comunità visitate e alle quali hanno potuto testimoniare il perché delle proprie scelte, la concretezza della fede vissuta, il desiderio di continuare a servire i più bisognosi, la vita quotidiana impegnata nel servizio ai bambini disabili e alle loro famiglie, ai giovani che non vedono un futuro, ai malati, ai ragazzi 'restavek', piccoli servitori senza diritti. Tutte grandi azioni di bene frutto della chiesa in missione che continuano anche e soprattutto grazie al 'sì' di Jocelène, Anastile, David, Falou e Jeff.
Tutte azioni vissute nella concretezza della vita quotidiana e con le quali noi scegliamo di costruire intorno a noi, ovunque siamo, la Pace. La Pace è possibile.
La messa celebrata per la Pace il primo gennaio nella cattedrale di Genova da monsignor Marco Tasca e alla quale ci ha invitati a partecipare e a offrire la nostra testimonianza, è stata anche il degno momento conclusivo della nostra missione in Italia.
L’incontro con Papa Francesco
Nei giorni della nostra missione abbiamo incontrato Papa Francesco, che ha parlato con i ragazzi, ha stretto le loro mani, li ha benedetti e – in creolo haitiano - si è rivolto infine a loro dicendo “Priye pou mwen….pa bliye!”, “pregate per me, non dimenticatevi”. Che gioia immensa per tutti noi. Jocelene e Anastile, colonne da quasi vent'anni dell'azione a favore dei bambini disabili e delle loro famiglie che si è diffusa su tutto l'estremo nord-ovest di Haiti attraverso Aksyon Gasmy, associazione haitiana nata da una meravigliosa azione della chiesa in missione, sono state le prime a stringere le mani al nostro amato Papa Francesco e a ricevere la sua benedizione.
Jeff, l'artista che ha realizzato la croce che abbiamo desiderato donare al Papa, talento di pittore, artista di Aksyon Gasmy, ha spiegato al Santo Padre i simboli che aveva deciso di dipingere sulla croce: il crocifisso simbolo della sofferenza del popolo haitiano, il simbolo di Aksyon Gasmy, un albero secco, caduto, apparentemente senza vita e inutile, dalle radici del quale però sorgono nuovi germogli, il figliol Prodigo, che riceve il perdono del Padre, la vita semplice, ma nella pace, di uno scorcio rurale di Haiti.
Il ricordo di Suor Luisa
A Roma abbiamo anche portato le reliquie di sr. Luisa Dell’Orto, missionaria italiana uccisa il 25 giugno 2022 a Port-au-Prince, presenti alla funzione della loro introduzione nel Santuario dei Nuovi Martiri sull’isola tiberina, nel corso della quale Falou, successore di sr. Luisa nel portare avanti le attività di Kay Chal, il centro di aggregazione per i giovani più vulnerabili, i “restavek”, insieme a piccola sorella Bruna, responsabile generale delle piccole sorelle del Vangelo, congregazione alla quale apparteneva sr. Luisa, ha deposto simbolicamente le reliquie sull’altare del Santuario.
Ancora in missione: Torino, Lomagna, Milano, Imperia e di nuovo Genova
A Torino siamo stati festeggiati e abbiamo abbracciato con gioia i padri Camilliani della comunità Madian, che hanno fondato l'ospedale San Camillo ed il Foyer Betlemme a Port-au-Prince. Siamo legati strettamente a loro e continuiamo a collaborare e a ricevere tanto bene per i nostri bambini disabili ed i nostri malati. Inoltre, abbiamo incontrato il nuovo responsabile della comunità Papa Giovanni XXIII, Matteo Fadda, terzo successore del fondatore Oreste Benzi, continua grazie a Jeff e David la sua presenza e le sue attività di bene nel paese. Siamo andati in pellegrinaggio a Lomagna, paese natale di sr. Luisa Dell’Orto, per incontrare la sua famiglia, i suoi amici e i giovani volontari di Caritas Milano che l’avevano conosciuta negli anni. A Imperia, nel centro di Riabilitazione, siamo stati invitati dagli amici medici e fisioterapisti che da anni ci conoscono e ci hanno visitato più volte in Haiti, per incontrare gli operatori e i genitori dei bambini seguiti nel centro. A Genova, con gioia, abbiamo accettato l’invito della comunità di Sant’Egidio a dare la nostra testimonianza nella basilica dell’Annunziata. Abbiamo incontrato chi lo desiderava nella chiesa parrocchiale di San Francesco d’Assisi a Pegli, dove siamo stati ospitati.
Grazie
Durante tutta la nostra missione italiana, dal 17 dicembre al 3 gennaio, siamo stati accolti con una fraternità esemplare. Amicizia, rispetto, disponibilità, braccia aperte, cuori aperti per accoglierci ed accogliere le parole di chi è partito da molto lontano ed ha superato tanti ostacoli per riuscire a portarle. La Fraternità è possibile. Tutti siamo fratelli. Desideriamo per tutto questo dire GRAZIE. Grazie a tutta la nostra chiesa, insieme, le varie comunità laicali e religiose, ognuna con il suo carisma, ai tantissimi straordinari laici, come noi, ai sacerdoti, a monsignor Marco Tasca e a monsignor Nicolò Anselmi che ci hanno benedetto ed incoraggiato; grazie alle persone di buona volontà da cui ci siamo sentiti rispettati ed ascoltati. Grazie ai tanti amici, straordinari, presenze di bene nascosto e silenzioso che ci hanno aiutato e continuano ad aiutarci, sempre al nostro fianco, che scaldano i nostri cuori con il loro affetto e danno forza alle nostre mani. Che il Signore, che ama chi dona con gioia, doni senza misura Pace e Fraternità a tutti noi, alle nostre comunità, alla Chiesa tutta ed al mondo intero.
Jocelène, Anastile, David, Falou, Jeff, Madda
Missionari Haitiani